Vittoria: Accolto Ricorso Silenzio-Inadempimento

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Concorso Primaria. Imminente la firma del decreto. I motivi dei ricorsi.
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Vittoria: accolto ricorso silenzio-inadempimento

Il Tar del Lazio ha dato ragione agli abilitati all’estero che, dopo aver presentato la domanda di riconoscimento del titolo in Italia, non avevano ricevuto alcuna risposta dal Ministero.

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha accolto il ricorso dei docenti precari: condannato il Ministero ad emanare, entro 30 giorni, i relativi provvedimenti di riconoscimento.

Nuova vittoria dello studio legale Bongarzone-Zinzi di ricorsiscuola.it in ordine all’illegittimità della condotta dell’Amministrazione che era rimasta inadempiente rispetto alle richieste di riconoscimento dei titoli di studio acquisiti all’estero dai docenti precari.
Infatti, come previsto dalla normativa nazionale, il Ministero dell’Istruzione ha 120 giorni di tempo per evadere le istanze.
Nel caso di specie, le richieste dei docenti erano state accantonate dal Ministero che non aveva, pertanto, dato loro la possibilità di insegnare in Italia.
il ricorso avverso il silenzio inadempimento (Scopri di più sul Ricorso Silenzio-Inadempimento) rappresenta il primo passaggio del percorso volto al riconoscimento, in Italia, dei titoli che consentono, in Unione Europea, lo svolgimento della professione di docente.
E’ ancora possibile aderire a ricorsi singoli o collettivi  (Aderisci al Ricorso Silenzio-Inadempimento).
In un precedente articolo sono state segnalati i motivi per i quali è necessario fare ricorso: (leggi qui > I motivi per fare il Ricorso).
In particolare l’attenzione è stata rivolta agli abilitati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo. Il ricorso, però, è esperibile anche da tutti coloro che, a fronte di una motivata richiesta alla Pubblica amministrazione e, nel caso di specie al Miur, non hanno ottenuto alcuna risposta.
Così il Tar Lazio nella sentenza n. 9816/2018:

“ritenuto pertanto che nella fattispecie per cui è causa si è formato il silenzio inadempimento essendo il suindicato termine abbondantemente decorso dalla presentazione delle istanze dei ricorrenti, considerata oltretutto la diffida a provvedere inoltrata da parte ricorrente il 17.1.2018 e rimasta senza esito; reputato conseguentemente illegittimo il silenzio serbato dal Miur sulle suindicate istanze degli interessati, odierni ricorrenti, dovendosi dunque accogliere il ricorso assegnando al Miur l’ulteriore termine di giorni trenta dalla comunicazione in via amministrativa della presente Sentenza ovvero dalla sua notifica se anteriore, affinché il Ministero adotti il provvedimento conclusivo nel rispetto delle disposizioni di cui al richiamato d.lgs. n. 206/2007 e alle altre norme regolanti la materia;
Valutato che le spese di causa debbano essere poste a carico del MIUR nella misura liquidata in dispositivo.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo
Accoglie e per l’effetto dichiara illegittimo il silenzio inadempimento serbato dal Miur sull’istanza dei ricorrenti e per l’effetto Ordina al Ministero resistente di adottare il provvedimento conclusivo sull’istanza dei mesdesimi entro giorni trenta dalla comunicazione in via amministrativa della presente Sentenza ovvero dalla sua notifica se anteriore.”

Avv. Paolo Zinzi

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