Trasferimenti Interprovinciali Docenti: Il Tribunale di Frosinone Ribadisce la Priorità sulle Immissioni in Ruolo

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Trasferimenti Interprovinciali Docenti: Sentenza Favorisce la Mobilità

Vittoria sulla mobilità: Priorità ai Trasferimenti Interprovinciali sulle immissioni in ruolo

Con la sentenza n. 98/2025, pubblicata il 30 gennaio 2025, il Tribunale di Frosinone – Sezione Lavoro, presieduto dal Giudice Massimo Lisi, ha accolto il ricorso presentato dall’Avv. Antonio Rosario Bongarzone e dall’Avv. Paolo Zinzi, per conto di una docente assistita dallo Studio B&Z – RicorsiScuola.it, stabilendo un principio giuridico di grande rilevanza in materia di mobilità del personale docente.

Il Caso

La ricorrente, docente di ruolo sul sostegno nella scuola primaria (ADEE), aveva presentato domanda di trasferimento interprovinciale dalla Provincia di Roma a quella di Frosinone per l’anno scolastico 2023/2024. Nonostante la presenza di posti vacanti nelle sedi indicate nella sua domanda, questi erano stati assegnati a docenti neo-immessi in ruolo da graduatorie ad esaurimento (GAE) e da concorso. La docente contestava l’illegittimità della mancata priorità del suo trasferimento rispetto alle nuove immissioni in ruolo.

Le Argomentazioni del Ricorso

Il ricorso si fondava sulla presunta illegittimità delle clausole del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) mobilità 2022/2025, che riservano il 50% dei posti vacanti alle immissioni in ruolo, riducendo la quota disponibile per i trasferimenti interprovinciali. Secondo la difesa della ricorrente, tale previsione contrasta con l’art. 470 del D.Lgs. n. 297/1994, che stabilisce la priorità delle operazioni di mobilità territoriale rispetto alle nuove assunzioni.

La Decisione del Giudice

Il Giudice ha accolto integralmente il ricorso, affermando che:

  • La normativa primaria (art. 470 D.Lgs. n. 297/1994) prevale sulle disposizioni contrattuali integrative.
  • Le immissioni in ruolo devono avvenire solo sui posti residui, vacanti e disponibili dopo le operazioni di mobilità.
  • La clausola del CCNI che riserva il 50% dei posti alle immissioni in ruolo è illegittima e deve essere disapplicata.

Il Giudice ha quindi dichiarato il diritto della ricorrente ad ottenere il trasferimento in una delle sedi richieste, ordinando al Ministero dell’Istruzione e del Merito di adottare tutti i provvedimenti conseguenti.

Implicazioni della Sentenza

Questa sentenza rappresenta un precedente fondamentale per tutti i docenti che si trovano in situazioni analoghe. Riafferma la centralità delle operazioni di mobilità e il diritto dei docenti già di ruolo ad una priorità rispetto alle nuove assunzioni. Inoltre, apre la strada a potenziali ricorsi per la disapplicazione di clausole contrattuali ritenute illegittime.

Lo Studio Legale Bongarzone e Zinzi ha conseguito un’importante vittoria in ambito scolastico, consolidando un orientamento giurisprudenziale favorevole ai diritti dei docenti. Questa decisione non solo tutela la posizione della ricorrente, ma costituisce un punto di riferimento per la futura gestione delle procedure di mobilità del personale docente.

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