Risarcimenti Economici in Favore di Docenti e Ata

RISARCIMENTO DANNI PER UN DOCENTE PRECARIO
Risarcimento Danni per un Docente Precario
20 Novembre 2018
Il servizio prestato nelle scuole paritarie vale ai fini della mobilità e della ricostruzione di carriera?
Il servizio prestato nelle scuole paritarie vale ai fini della mobilità e della ricostruzione di carriera?
4 Dicembre 2018
Risarcimenti economici in favore di docenti e Ata

La ricostruzione della carriera consente un aumento stipendiale ma, per il Miur, gli anni di precariato valgono solo in parte. Dopo i ricorsi, numerosi docenti si sono visti riconoscere l’intero servizio quale docente e Ata prestato prima dell’immissione in ruolo: secondo i Tribunali il servizio vale alla pari di quello prestato a tempo indeterminato. Il principio è applicato dai Giudici anche ai servizi svolti presso le scuole paritarie: effettiva l’eguaglianza formale e sostanziale.
Attiva subito il ricorso sulla ricostruzione della carriera

Molti docenti dopo anni di servizio scolastico prestato in scuole statali e paritarie vedono i propri diritti calpestati dal Ministero dell’Istruzione che li discrimina dinanzi ad altri colleghi.

Orbene, oltre a risultare scoraggiante sotto gli occhi della moralità, risulta eticamente scorretto.
Allora perché arrendersi ad una valutazione illegittima e alla svalutazione di anni di esperienza lasciando il passo a diminuzioni retributive e mobilità?

Per coloro che hanno svolto il servizio pre-ruolo nella scuola statale.

Il nodo nevralgico della presa di posizione del Ministero risiede nel rendere vani i principi di ragionevolezza, il tenore della direttiva comunitaria 1999/70/CE e il principio di non discriminazione – così come interpretato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea – pertanto disattesi dall’art. 485 D.Lgs. n. 297/1994.

L’art. 485 del Testo Unico Scuola contrasta con il regolare sviluppo della carriera dei docenti (ex precari) e del personale Ata. Tali categorie si vedono discriminate rispetto ai colleghi di ruolo.

La discriminazione del Miur contro i docenti e personale Ata delle scuole paritarie.

Il Ministero dell’Istruzione, riserva disparità di trattamento non solo nei confronti del personale della scuola statale ma anche verso i docenti e gli Ata che hanno prestato servizio pre-ruolo nella scuola paritaria.

Nel ’94, annata ben lontana dai decreti ministeriali odierni, il decreto di cui sopra distingueva le scuole non statali in scuole “parificate” e “pareggiate”, nomenclatura ormai desueta e oggi racchiusa nell’unica categoria di “scuola paritaria”. Nonostante l’intervento del legislatore del 2000 che ha statuito la totale eguaglianza giuridica e sostanziale della scuola paritaria rispetto a quella statale, la progressione di carriera ed il punteggio dei docenti che hanno svolto servizio anche nella scuola paritaria, non hanno eguale crescita rispetto a quelli che hanno svolto solo punteggio nella statale.

La giurisprudenza (scopri di più > Vittoria, riconosciuto diritto al riconoscimento integrale della pregressa anzianità servizio pre-ruolo) nell’accertare tale condotta illegittima, ha sottolineato l’inadeguatezza delle obiezioni sollevate dal Miur e, rifacendosi al contenuto sostanziale della norma (e non a quello formale, si badi), ha accolto un numero sempre maggiore di ricorsi presentati da insegnanti e personale Ata in virtù della mancanza di criteri conformi a discriminare servizi tra loro simili per dignità e peculiarità.

Come si presenta l’istanza di ricostruzione di carriera?

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Così, la maggioranza delle corti dichiara l’illegittimità delle decisioni del Miur in materia di mobilità, ricostruzione carriera e riconoscimento del periodo di pre-ruolo. Risulta infatti privo di senso che anni di esperienza in una scuola paritaria non vengano considerati poiché ciò risulterebbe particolarmente gravoso sul piano giuridico, ma ancor di più su quello economico.

Docenti e personale Ata subiscono decurtazioni retributive perché non giovano di un computo adeguato degli anni di anzianità (traducibile benissimo in esperienza maturata), rischiano la mobilità a causa della perdita di punteggio nella graduatoria interna e, infine,

sono ripetutamente esposti al discredito del lavoro svolto negli anni di pre-ruolo.

Allora perché abbandonarsi a giudizi superficiali quando è possibile seguire la procedura da seguire! Attiva Ora il Ricorso sulla Ricostruzione di Carriera

Stefania Reale
Laureanda in Giurisprudenza presso l’Università di Roma La Sapienza

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