DOCENTI DA SCUOLA PRIMARIA A SECONDARIA

RICONOSCIMENTO PRE-RUOLO PARITARIE
18 Dicembre 2017
PRECEDENZA MOBILITA’ INTERPR.I.N. 104/92
12 Dicembre 2017

I docenti che hanno effettuato un passaggio da scuola primaria a scuola secondaria subiscono una illegittima decurtazione stipendiale. Ed infatti il Ministero ha applicato a tali docenti il criterio della c.d. temporizzazione. Il ricorso, promosso innanzi al Tribunale Ordinario in funzione di Giudice del Lavoro, è finalizzato al totale riconoscimento degli anni svolti in istituti scolastici di ordine differente e verrà chiesto il computo dell'integrale anzianità di servizio sulla scorta della c.d. ricostruzione carriera in luogo della temporizzazione.

Ricostruzione intera carriera docenti in passaggio da scuola primaria a secondaria

I motivi del nostro ricorso:

I docenti che hanno effettuato un passaggio da scuola primaria a scuola secondaria subiscono una illegittima decurtazione stipendiale.

Ed infatti il Ministero ha applicato a tali docenti il criterio della c.d. temporizzazione.

Il ricorso, promosso innanzi al Tribunale Ordinario in funzione di Giudice del Lavoro, è finalizzato al totale riconoscimento degli anni svolti in istituti scolastici di ordine differente e verrà chiesto il computo dell’integrale anzianità di servizio sulla scorta della c.d. ricostruzione carriera in luogo della temporizzazione.

 

Verrà richiesto l’integrale riconoscimento del servizio:

– da docente di scuola dell’infanzia a docente di scuola primaria;

– da docente di scuola media a docente laureato di scuola seconda di secondo grado;

– da docente diplomato di scuola secondaria di secondo grado a docente laureato di scuola secondaria di primo e secondo grado.

Attraverso il presente ricorso, viene richiesto il riconoscimento dell’intero servizio prestato nel ruolo inferiore affinché il docente possa mantenere, nel nuovo ruolo, l’intera anzianità maturata precedentemente.

Costi del ricorso:

Lo studio non richiede anticipazione di spese di consulenza e assistenza legali ma solo la corresponsione del contributo unificato (si tratta di una tassa dovuta allo Stato Italiano per le spese di giustizia).

Nel caso in cui il tuo reddito sommato a quello dei familiari con te conviventi ex art. 76 D.P.R. 15/2002 non sia superiore ad € 34.585,23 relativamente all’ultimo anno per il quale hai presentato la dichiarazione dei redditi, non dovrai nemmeno sostenere il costo del contributo unificato per l’iscrizione a ruolo della causa.

Solo in caso di accoglimento del ricorso proposto e di effettivo incasso delle somme ivi richieste, il ricorrente dovrà corrispondere allo Studio Bongarzone-Zinzi, a titolo di corrispettivo per tutta l’attività di consulenza ed assistenza legale quest’ultimo svolta, soltanto il 10% (dieci) oltre Iva (ove dovuta) e Cassa Forense.

 

In conclusione: puoi proporre ricorso senza dover anticipare alcuna somma a titolo di compenso per l’attività di consulenza ed assistenza legale. Lo studio verrà remunerato solo in caso di esito positivo del giudizio!

Modalità di pagamento del contributo unificato:

– tabaccherie e gli agenti della riscossione.

– uffici postali utilizzando l’apposito bollettino di conto corrente postale;

– banche utilizzando il modello F23.

 

Chi può aderire al ricorso:

Possono aderire al ricorso tutti i docenti immessi in ruolo, che abbiano avanzato domanda di ricostruzione carriera e questa non sia stata riscontrata

e tutti i docenti che hanno ottenuto la ricostruzione di carriera

 

Per ulteriori informazioni, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com .

L’invio della documentazione è necessaria per verificare la posizione giuridica del ricorrente e la fattibilità del ricorso.

Vai alla pagina relativa al ricorso per richiedere la ricostruzione carriera nella scuola paritaria:

Ricorso individuale al Giudice del lavoro avverso le Note Comuni del Ccnl Mobilità 2016/2017 e 2017/2018 nelal parte in cui considerano che il servizio pre-ruolo nelle scuole paritarie non è valutabile ai fini della mobilità.

Le disposizioni del contratto collettivo nazionale e le tabelle di valutazione dei titoli e le consequenziali “Note Comuni” allegate ai vari CCNL, risultano contrastare con i principi di parità di trattamento e buon andamento della pubblica amministrazione.

 

Avv. Antonio Rosario Bongarzone

Avv. Paolo Zinzi