Il Ministero dell’istruzione nei giorni scorsi ha evidenziato la necessità di adoperare ulteriori funzioni per l’inserimento degli anni di servizio rispetto a quelle usate dall’apertura della finestra di aggiornamento.
Stando ad alcuni riscontri effettuati ed a seguito delle segnalazioni esposte da numerosi utenti, ricorsicuola.it a seguito di un’attenta analisi dei dati ha dedicato agli utenti interessati un contatto diretto per chiarimenti e per attuare una giusta procedura che altrimenti andrebbe a penalizzare coloro che vedendosi invalidata la domanda sarebbero costretti ad un inserimento penalizzante in graduatoria rispetto alla posizione di diritto.
<Alla base di tale controversia c’è una diversa disposizione del Ministero rispetto a quanto comunicato all’apertura della finestra di aggiornamento delle graduatorie di terza fascia ATA. Il pericolo da scongiurare è quello di vedersi attribuito un punteggio inferiore rispetto a quello realmente posseduto – hanno spiegato i legali del pool B&Z – e per non incorrere in tale situazione è necessario adempiere alcuni “step” a tutela dell’equità delle graduatorie rispetto al diritto di ciascuno dei partecipanti>.
In effetti il cambiamento in corso d’opera delle modalità di inserimento delle domande ed in particolare per l’inserimento del servizio, che peraltro hanno una indubbia valenza in termini di posizione in graduatoria, ha lasciato basiti gli addetti ai lavori e “spiazzati” coloro che avevano già inserito quanto richiesto con la procedura iniziale.
Perché risulta praticamente impossibile realizzare un nuovo inserimento seguendo le modalità indicate dal Ministero.
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Le problematiche che negli anni hanno interessato il personale tecnico – amministrativo della scuola sono stati oggetto di trattazione degli avvocati Bongarzone e Zinzi di ricorsiscuola.it che hanno ottenuto importanti vittorie in numerosi Tribunali nazionali garantendo il proprio diritto a centinaia di ricorrenti che si sono affidati alla consulenza legale dello studio B&Z.
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