Cassino: l’algoritmo GPS ha sbagliato, il Giudice ordina l’assegnazione “ora per allora” della supplenza fino al 30 giugno
Nuova, importante vittoria degli avvocati Antonio Rosario Bongarzone e Paolo Zinzi di RicorsiScuola contro il Ministero dell’Istruzione e del Merito: il Tribunale di Cassino – Sezione Lavoro – ha accertato l’illegittimità del meccanismo informatizzato di assegnazione delle supplenze (c.d. algoritmo GPS) per l’a.s. 2023/24 e ha ordinato l’attribuzione “ora per allora” di un incarico fino al 30 giugno su A012 – Discipline letterarie presso IIS della provincia di Frosinone.
Perché la decisione è decisiva
Il Giudice ha ritenuto che:
- l’Amministrazione ha pretermeso l’aspirante con punteggio più alto, assegnando la sede a docenti con punteggio inferiore, nonostante la sede fosse tra le preferenze espresse;
- non esiste alcuna base normativa per trasformare la mancata indicazione di tutte le sedi in una rinuncia implicita alle fasi successive;
- l’art. 12 O.M. 112/2022 limita l’effetto rinuncia alle sole preferenze non espresse: quando una sede è stata indicata, non può considerarsi rinunciata in turni successivi se diviene disponibile;
- il principio del merito e della parità di trattamento impone di rispettare l’ordine di graduatoria GPS anche quando le operazioni sono informatizzate.
- Si tratta di una sentenze esemplare, commentano gli avvocati Bongarzone e Zinzi: “Il Giudice ha garantito il rispetto del principio meritocratico dello scorrimento della graduatoria secondo il punteggio più alto e disapplicando il meccanismo di funzionamento dell’algoritmo del Ministero per il conferimento di incarichi di supplenza laddove la scelta delle sede si è trasformata in un obbligo a contrarre”.
Cosa ottiene il docente
- Riconoscimento del diritto all’incarico fino al 30 giugno (stessa durata attribuita a colleghi con punteggio inferiore sulla stessa classe di concorso).
- Attribuzione “ora per allora” dell’incarico: fondamentale per punteggio, servizio e retribuzioni connesse: spetta ora il risarcimento del danno per mancata attribuzione dell’incarico con riconoscimento integrale del servizio che parte ricorrente avrebbe prestato ove fosse stata correttamente convocata.
La pronuncia si pone in linea con altri successi dello Studio su GPS/algoritmo e, più in generale, sulla tutela dei diritti dei precari. Leggi anche i nostri ricorsi attivi e gli approfondimenti:
Ricordiamo, tra i precedenti favorevoli in materia di precariato e diritti economici, le decisioni sul riconoscimento dell’indennità sostitutiva ferie e le pronunce che hanno affermato l’obbligo dell’Amministrazione di rispettare graduatorie e preferenze anche nelle procedure informatizzate (ulteriori aggiornamenti nelle nostre news su RicorsiScuola.it).
Perché è essenziale agire legalmente
Le procedure digitali non esonerano l’Amministrazione dal rispetto delle regole. Quando l’algoritmo salta chi ha più punteggio o ignora le preferenze, il ricorso giudiziale è lo strumento che rimette le cose al loro posto e consente di recuperare servizio e retribuzioni.
Come aderire
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