Titoli esteri sul sostegno: il TAR Lazio smentisce il Ministero e dà ragione ai docenti

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TAR: ok ai titoli sul sostegno conseguiti in Romania

Ancora vittorie sul sostegno al TAR

Una nuova, importantissima sentenza del TAR Lazio conferma l’illegittimità dei rigetti sistematici dei titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti in Romania. Il ricorso è stato patrocinato dagli Avvocati Antonio Rosario Bongarzone e Paolo Zinzi di ricorsiscuola.it, che continuano a ottenere importanti vittorie nella difesa dei docenti abilitati e specializzati all’estero.

La sentenza del 7 giugno 2025, si inserisce in un filone di molteplici decisioni del Tar Lazio che – nonostante il parere negativo del Consiglio di Stato – ha annullato il provvedimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito che negava il riconoscimento del titolo conseguito presso l’Università Dimitrie Cantemir di Tirgu Mures, affermando l’obbligo per l’Amministrazione di riesaminare l’istanza, eventualmente assegnando misure compensative, come previsto dalla Direttiva 2005/36/CE.

Cosa ha detto il TAR

Il Tribunale ha ritenuto illegittimo il rigetto “assoluto” fondato su un presunto scarto incolmabile tra il percorso formativo romeno e quello italiano. Secondo il TAR:

  • Il titolo presentato (“Adeverinta”) è abilitante all’insegnamento del sostegno in Romania e dunque riconoscibile ai sensi del diritto europeo;
  • Non è richiesta l’identità perfetta tra i percorsi di studio, ma una valutazione di equivalenza, come chiarito dall’Adunanza Plenaria n. 22/2022;
  • Il Ministero ha omesso di motivare adeguatamente il diniego e non ha giustificato perché non fossero attivabili misure compensative, quali ulteriori attività di tirocinio, laboratorio o didattica integrativa.

Il TAR ha evidenziato che la formazione conseguita all’estero include discipline perfettamente in linea con l’insegnamento di sostegno, come “Psicologia dello sviluppo”, “Didattica per l’educazione inclusiva”, “Neuropsichiatria infantile”, con attività pratiche e tirocinio, rigettando quindi l’accusa di genericità.

Rispettare il diritto europeo

La sentenza richiama i principi fondamentali della Direttiva 2005/36/CE, che impone agli Stati membri di riconoscere le qualifiche professionali estere, adottando – se necessario – misure compensative proporzionate. Il rifiuto netto e ingiustificato, secondo il TAR, viola il diritto UE e frustra il principio di libera circolazione dei professionisti.

La battaglia legale continua

Questo nuovo successo si aggiunge alle numerose vittorie ottenute dallo Studio Legale Bongarzone & Zinzi, che sta portando avanti decine di ricorsi a tutela dei docenti abilitati o specializzati all’estero, spesso esclusi illegittimamente dalle GPS, dai ruoli o dai percorsi INDIRE.

In molti casi, il TAR ha ordinato l’inserimento in GPS, la partecipazione ai percorsi formativi, l’attivazione delle misure compensative o l’immissione in ruolo. È fondamentale l’attività legale, poiché solo con un ricorso tempestivo si può tutelare il diritto a lavorare nella scuola pubblica italiana.

Come aderire ai ricorsi per i titoli esteri, ferie e carta Docente

Per partecipare ai nostri ricorsi basta compilare questo form: https://bez.cloudsd.it/#/rf/id/rs
Riceverai automaticamente tutte le istruzioni da seguire via email. Dopo l’invio del plico, sarà lo studio a curare tutto, sino alla fase di esecuzione della sentenza, che garantisce la soddisfazione del credito o del diritto.

Ricorsi attivi Mondo Scuola:

  • Ricorso Ferie Non Godute: possono essere richieste fino a dieci anni precedenti, ma solo per supplenze al 30 giugno.
  • Ricorso Carta Docente: spetta anche ai docenti precari con contratti al 30 giugno o al 31 agosto, entro 5 anni.

Continueremo a difendere i diritti di chi ha studiato, si è formato e oggi chiede solo una cosa: essere riconosciuto come docente a pieno titolo.

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