Il bando di concorso per la scuola primaria e infanzia del 2018, esclude la partecipazione ai non abilitati senza servizio, ai diplomati magistrali ed ai laureati in scienze della formazione primaria privi di servizio. Non possono partecipare neppure gli Educatori dei convitti. Il concorso straordinario per la scuola elementare e infanzia è illegittimo. Scopri come fare per partecipare al ricorso.
Il Miur in data 17 ottobre 2018 ha pubblicato il bando del concorso straordinario per il reclutamento del personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e sostegno (pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26.10.2018 n. 250).
Secondo il Miur possono partecipare solo:
- i diplomati magistrale (conseguito entro il 2001/02) che abbiano almeno 24 mesi di servizio;
- overro la laurea in Scienze della Formazione Primaria che abbiano almeno 24 mesi di servizio.
Il servizio può essere anche non continuativo negli ultimi otto anni, su posto comune o posto di sostegno e soltanto presso le scuole statali.
In sintesi, il bando non permette di partecipare a tutti coloro che sono in possesso di diploma magistrale e che non abbiano prestato servizio o che abbiano prestato servizio presso la scuola paritaria.
Al concorso, inoltre, non possono partecipare neppure i Laureati in Scienze della Formazione primaria privi di servizio o che abbiano svolto servizio nella scuola paritaria.
Altrettanto discriminati sono gli educatori presso i convitti e le istituzioni educative che sono esclusi dal concorso(sul punto il Tar Lazio ed il Consiglio di Stato hanno espressamente parificato l’abilitazione quale educatori a quella presso la scuola primaria).
MOTIVI DEL RICORSO. PERCHE’ FARE RICORSO?
Il ricorso avverso il Decreto del 17 Ottobre 2018 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26.10.2018 ha come obiettivo quello di consentire, alle categorie di soggetti esclusi (diplomati magistrale, laureati in scienze della formazione primaria e educatori, di poter partecipare al concorso straordinario ed ottenere la stabilizzazione con stabilizzazione a tempo indeterminato mediante lo scorrimento di Graduatorie di merito straordinarie regionali.
CHE TIPO DI RICORSO VERRA’ ATTIVATO?
Lo studio legale attiverà un ricorso collettivo innanzi al Tar Lazio – Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
CHI PUO’ ADERIRE AL RICORSO? A CHI E’ RIVOLTO?
Il ricorso è rivolto in favore di queste tipologie di docenti ed aspiranti docenti:
a) Coloro in possesso di Diploma Magistrale (conseguito entro l’a.s. 2001/2002)
a.1) Diplomati magistrali che non abbiano maturato alcun servizio di insegnamento né presso la scuola statale né presso la scuola paritaria;
a.2) Diplomati magistrali che abbiano maturato servizio presso la scuola paritaria per un anno o per due anni su posto comune o posto sostegno;
b) – i Laureati in Scienze della Formazione primaria che non abbiano maturato servizio né presso la scuola statale né presso la scuola paritaria;
b.1) Laureati in Scienze della Formazione primaria che non abbiano maturato alcun servizio di insegnamento né presso la scuola statale né presso la scuola paritaria;
b.2) Laureati in Scienze della Formazione primaria che abbiano maturato servizio presso la scuola paritaria per un anno o per due anni su posto comune o posto sostegno.
c) gli educatori presso i convitti e le istituzioni educative (sul punto il Tar Lazio ed il Consiglio di Stato hanno espressamente parificato l’abilitazione quale educatori a quella presso la scuola primaria);
TERMINI DI ADESIONE:
L’adesione al ricorso ha quale scadenza il 13.12.2018 (termine di consegna del plico presso lo studio legale o ricezione della raccomandata o corriere espresso).
QUANTO COSTA ADERIRE AL RICORSO?
L’adesione al ricorso ha un costo di euro 300,00.
E’ prevista una scontistica per coloro che sono iscritti all’associazione “Consulenza Scuola”.
L’appello (soltanto eventuale e non obbligatorio) determinerebbe un ulteriore costo contenuto nell’onorario del primo grado di giudizio.
COMPILA IL FORM CON I TUOI DATI
N.B. Il mancato invio di tutta la documentazione determina l’impossibilità di procedere al ricorso e lo studio legale è sollevato da qualsiasi responsabilità in caso di mancato invio della documentazione nei termini richiesti.
In caso di esito negativo del ricorso, il Tribunale potrebbe condannare il ricorrente alla refusione delle spese legali nei confronti del MIUR: in altre circostanze, in caso di rigetto, le spese sono state compensate visti i precedenti giurisprudenziali favorevoli, ma non è possibile a priori escludere tale eventualità.
Per ulteriori informazioni, si prega di inviare una mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com inserendo come oggetto “Ricorso infanzia-primaria 2018”.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi