Riconoscimento Titoli Sostegno Romania: il TAR Lazio Accoglie il Ricorso B&Z

TAR Lazio sospende il diniego del MIM: vittoria per i docenti abilitati all’estero
Call veloce D.M. 25/2020: il Tribunale riconosce il diritto al ruolo retrodatato. Nuova vittoria dello Studio Bongarzone & Zinzi
27 Novembre 2025
TAR Lazio 2025: riconoscimento titolo rumeno | Vittoria B&Z

TAR Lazio 2025: nuova vittoria dello Studio Bongarzone & Zinzi sul riconoscimento dei titoli rumeni – nonostante le sentenze negative del Consiglio di Stato

Una nuova sentenza del TAR Lazio ha accolto il ricorso presentato dagli Avvocati Bongarzone e Zinzi, annullando l’ennesimo diniego del Ministero dell’Istruzione sul riconoscimento del titolo di sostegno conseguito in Romania.

Questa decisione arriva in un contesto complesso, in cui – ed è giusto che i docenti ne siano informati – il Consiglio di Stato ha emesso anche alcune sentenze di merito sfavorevoli sul tema dei titoli esteri.

Ma proprio per questo motivo la sentenza del TAR assume una forza ancora maggiore:

  • il quadro non è affatto chiuso,
  • la giurisprudenza resta contrastante,
  • dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea si potrebbero aprire nuovi scenari rispetto ai dinieghi emessi dal Mim.

Ed è per questo che lo Studio consiglia con forza: impugnate sempre i provvedimenti negativi.

Cosa dice il TAR Lazio nella sentenza

La decisione è ricca di passaggi chiarissimi, tra cui:

Violato il contraddittorio (art. 10-bis L. 241/1990)

Il TAR afferma che il Ministero ha negato senza coinvolgere il docente:

“Il provvedimento sfavorevole non è stato preceduto dal preavviso… impedendo al richiedente di conoscere i motivi ostativi.”

Questo da solo basta a far annullare il diniego.

Il Ministero doveva chiedere i documenti mancanti

La sentenza è durissima:

“L’Amministrazione avrebbe dovuto richiedere le necessarie integrazioni… È fisiologico che l’istanza non sia completa.”

Il MIM per anni è rimasto fermo, senza chiedere nulla al docente.

Il percorso rumeno NON è radicalmente diverso

Il TAR smonta la motivazione ministeriale:

“Le tematiche affrontate nel percorso rumeno non appaiono radicalmente diverse… anzi vi è una diffusa sovrapposizione.”

Pedagogia inclusiva, psicologia dello sviluppo, neuropsichiatria: i contenuti sono molto simili.

Obbligo di valutare misure compensative (art. 14 Direttiva 2005/36/CE)

Il TAR ricorda:

“Anche in presenza di differenze sostanziali, lo Stato deve prevedere misure compensative.”

Non si può rigettare a priori.

Sì, il Consiglio di Stato ha emesso anche sentenze negative. Ma non è finita.

Negli ultimi mesi il Consiglio di Stato ha pronunciato:

  •  ordinanze cautelari negative,
  •  sentenze di merito sfavorevoli in alcuni casi.

Lo diciamo con trasparenza.

Ma attenzione: questo non chiude la strada ai ricorsi, perché:

– le sentenze sono molto eterogenee

Alcune Sezioni hanno adottato impostazioni rigide, altre più aperte. Il quadro non è affatto uniforme.

il TAR Lazio continua ad annullare i dinieghi

Come dimostra proprio questa nuova decisione ottenuta dallo Studio Bongarzone & Zinzi.

è pendente una decisione della Corte di Giustizia Europea

La CGUE dovrà pronunciarsi sul comportamento dell’Italia nei dinieghi dei titoli esteri.

Un eventuale pronunciamento favorevole:

  • aprirebbe alla riconsiderazione di tutte le pratiche,
  • e consentirebbe ai ricorrenti di ottenere il riconoscimento o misure compensative.

Chi non ricorre oggi perde il treno: non potrà più beneficiare del titolo estero.

Perché consigliamo a tutti di impugnare i provvedimenti negativi

Per 5 motivi chiari:

  1. 60 giorni per ricorrere → dopo il diniego non si può più intervenire.
  2. Senza ricorso non si può beneficiare di eventuali aperture future.
  3. La giurisprudenza è ancora aperta e contrastata.
  4. Il TAR continua ad accogliere ricorsi, anche contro dinieghi simili.

Lo Studio Bongarzone & Zinzi segue ogni docente fino alla fase di esecuzione, garantendo tutela dalla A alla Z.

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