Il Tribunale nelle sentenze ha così stabilito: “Con specifico riferimento poi all’insegnamento di sostegno, la sentenza citata (Ad. Pl. n. 22/2022) evidenzia poi che i docenti, come gli odierni ricorrenti, “dopo aver visto riconosciuto in Romania il percorso di studi universitari svolto in Italia, conseguono l’abilitazione all’insegnamento sul sostegno in Romania all’esito di specifico corso di studi. Costoro hanno, dunque, acquisito tutte quelle competenze e conoscenze didattiche e psico-pedagogiche richieste ai fini del conseguimento di quella professionalità ulteriore che deve caratterizzare la figura dell’insegnante di sostegno, in Romania come in Italia. Si tratta di percorsi che comprendono la preparazione nelle materie afferenti alla specializzazione (a mero titolo esemplificativo: psicologia dell’educazione, dello sviluppo, tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni nell’educazione inclusiva, psicologia delle persone con bisogni speciali, ecc.), nonché un’attività di tirocinio di 120 ore, sia presso istituti rumeni che rientrano nell’ambito delle scuole cd. “speciali” previste in Romania, e sia in scuole che prevedono, come in Italia, la scolarizzazione degli alunni disabili con la loro
integrazione nell’istruzione ordinaria””.
Dopo le numerose vittorie ottenute anche in favore di specializzati che hanno conseguito il corso Spagnolo (maggiori info > Sostegno Spagna: Vittorie per lo Studio B&Z lo studio Bongarzone-Zinzi ottiene importanti conferme anche sulle specializzazioni rumene.
Il Tar conferma quindi l’orientamento positivo imponendo al Ministero dell’Istruzione e del Merito di rivalutare le istanze anche sulla base
dei principi espressi dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato “” e dalle successive sentenze ottenuto dallo studio B&Z (scopri di più > Il CdS Riconosce la Specializzazione su Sostegno Rumena) “Eravamo stati i primi ad ottenere sentenze positive sul sostegno e dopo l’Adunanza Plenaria la magistratura non ha dubbi: l’operato del Ministero di Viale Trastevere è illegittimo. I docenti specializzati sul sostegno in Unione Europea, laddove il percorso affrontato sia similare a quello Italiano, vantano il diritto di insegnare in Italia”.
Per ottenere i riconoscimenti dei titoli di sostegno conseguiti in Spagna, Romania e altri paesi Ue, è necessario “obbligare” il Ministero
a rispondere all’istanza di riconoscimento del titolo una volta decorsi 120 giorni dalla data di presentazione della domanda mediante un
apposito ricorso sul silenzio inadempimento (partecipa al Ricorso Silenzio Inadempimento).
Consigliamo a tutti i docenti precari di prendere contatti con lo studio per verificare la possibilità di proporre ricorso per ottenere la Carta del Docente.
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