Il Tribunale di Monza ha recentemente statuito che se un docente di ruolo lo richiede il posto di sostegno “in deroga” spetterà a lui.
Vediamo di spiegare più nel dettaglio quanto appena detto.
Chi, tra docenti di ruolo e supplenti annuali, deve avere la precedenza – al momento di compilare la graduatoria per i trasferimenti – per gli eventuali posti da insegnante di sostegno? Con la “Buona Scuola”, che ha modificato le precedenti modalità di assegnazione, le quali potevano avvenire solamente attraverso il possesso di specifica abilitazione, molti docenti sono costretti a prestare servizio in luoghi spesso lontani dai propri cari.
In questo contesto, l’importante verdetto del Tribunale di Monza prevede che i posti per i docenti di sostegno c. d. “in deroga” (assegnabili cioè anche senza che il docente sia in possesso della specializzazione prevista dalla legge n. 104/1992) possano essere assegnati con priorità ai docenti di ruolo.
Il procedimento generale di assegnazione prevede che il Ministero dell’Istruzione, esauriti i docenti in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno, assegni i posti residui stipulando nuovi contratti a tempo determinato con i docenti supplenti non specializzati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie di istituto, non tenendo in considerazione i docenti di ruolo richiedenti l’assegnazione provvisoria per motivi di ricongiungimento familiare.
Nel caso di specie, una docente di Crotone, assunta appunto con le normative della cosiddetta “Buona Scuola” e titolare di cattedra in Lombardia, che aveva invocato la possibilità di ricongiungimento familiare, l’Ufficio scolastico regionale “Ufficio III – Ambito territoriale di Crotone” aveva negato la possibilità di tornare a insegnare in Calabria.
Il Tribunale di Monza ha invece sancito l’assegnazione della donna a un posto d’insegnante di sostegno “in deroga” disponibile nel Crotonese per l’a. s. 2017/2018, ottenendo dunque il ricongiungimento familiare.
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