Il ricorso, si basa sulla legislazione dell’Unione Europea e sull’interpretazione giuridica delle norme operata dalla magistratura nazionale.
Recente sentenza della Corte di Cassazione ha statuito che il dipendente, nei confronti della Pubblica Amministrazione, non possa richiedere la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato ma solo un risarcimento del danno.
Al contrario, i dipendenti di datore di lavoro privato che abbiano sottoscritto per oltre tre anni contratti a termine possono chiedere alternativamente la conversione del contratto ovvero il risarcimento del danno.
E’ necessario, però, allo scadere del contratto che il lavoratore inoltri una diffida nei confronti del datore di lavoro (per la procedura da seguire è necessario contattare, con urgenza, lo studio legale) pena l’impossibilità di adire il Tribunale per ottenere il risarcimento del danno.
La giurisprudenza sul punto è pacifica..
Il ricorso ha come obiettivo il risarcimento dei danni derivante dalla reiterazione dei contratti a termine da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il risarcimento danni è commisurato al numero di anni di precariato.
Lo studio legale proporrà un ricorso singolo innanzi al Tribunale del lavoro competente per territorio.
Possono aderire al ricorso sia lavoratori pubblici sia privati (docenti, professori, maestre) che abbiano stipulato tre contratti a termine della durata di un anno cadauno per tre anni. Possono partecipare i docenti che abbiano stipulato almeno tre contratti a termine della durata di almeno 180 giorni per ogni anno.
Possono partecipare tutti coloro che hanno stipulato contratti a termine per oltre 36 mesi.
LE ADESIONI SONO APERTE.
Per informazioni in merito al costo del ricorso si prega di contattare lo studio legale a mezzo mail all’indirizzo ricorsiscuola.info@gmail.com ovvero telefonicamente al numero 0776809862.
N.B. Il mancato invio di tutta la documentazione determina l’impossibilità di procedere al ricorso e lo studio legale è sollevato da qualsiasi responsabilità in caso di mancato invio della documentazione nei termini richiesti.
In caso di esito negativo del ricorso, il Tribunale potrebbe condannare il ricorrente alla refusione delle spese legali nei confronti del MIUR: in altre circostanze, in caso di rigetto, le spese sono state compensate visti i precedenti giurisprudenziali favorevoli, ma non è possibile a priori escludere tale eventualità.
Avv. Antonio Rosario Bongarzone
Avv. Paolo Zinzi
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