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Malfunzionamento informatico. Vittoria per un docente in Tribunale

Docente porta in Tribunale il Ministero dell’Istruzione e risale in graduatoria per l’immissione al terzo anno di Fit!

Il Miur non aveva valutato gli anni di servizio prestati quale docente precario a causa di un errore informatico! Ma il Tar Napoli ha condannato il Miur alla valutazione di tutti i servizi!

Il caso che ha condotto ad una importante vittoria al Tar Napoli per gli avvocati Antonio Rosario Bongarzone e Paolo Zinzi contro il MIUR interessa un docente abilitato all’insegnamento ed ostacolato dall’inefficienza del sistema informatico Polis – Istanze On Line predisposto dal Miur per la compilazione delle domande di partecipazione al concorso.

L’inoltro dell’istanza di partecipazione al concorso riservato, indetto con DDG 85/2018, era stata compromessa da un inadeguato funzionamento del sistema informatico per la compilazione delle domande online.

Il caso:

In sede di compilazione ed inoltro della domanda il professore si è trovato nell’impossibilità di inserire i servizi prestati sulla propria classe di concorso.

Sarebbero stati vanificati tutti gli anni di servizio prestati in scuole statali e paritarie. Conscio di questa eventuale privazione e forte della propria buona fede, il docente presentava in sede di prova orale i certificati di servizio: un adempimento subito verbalizzato, ma valso a nulla.

L’ingiustizia proseguiva nonostante i reclami e le diffide. Il docente così è stato collocato nelle graduatoria regionale di merito con un punteggio più basso ed ha perso punteggio in graduatoria.

L’ufficio scolastico regionale interessato, infatti, non ha attivato il soccorso istruttorio ed ha così contribuito a non conteggiare adeguatamente il punteggio in graduatoria del concorrente.

L’art. 6 di cui alla legge 241/1990 statuisce il dovere istruttorio in capo all’Amministrazione che, nel caso di specie non è stato attivato, a danno del ricorrente che, illegittimamente, è stato escluso.

L’illegittima collocazione nella graduatoria regionale di merito pregiudica l’accesso al ruolo a tempo indeterminato.

Il docente si vedeva, quindi, non solo ostacolato dall’istituzione nell’obiettivo del raggiungimento del ruolo, ma anche scavalcato da altri docenti con un punteggio di servizio più basso.

Ha così proposto ricorso con misure cautelari ove gli avvocati Paolo Zinzi e Antonio Rosario Bongarzone hanno scongiurato il rischio della perdita dei diritti del docente.

Il Tar Napoli ha accolto l’istanza cautelare condannando il MIUR al pagamento delle spese processuali in favore del ricorrente che sarà immesso in ruolo con contratto a tempo indeterminato con il corretto punteggio spettante.

Avv. Paolo Zinzi
Dott.ssa Stefania Reale

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