Il Diritto all’Immissione in Ruolo dei Docenti Abilitati all’Estero

Importante decisione della Corte d’Appello di Bari che conferma, in fase cautelare, il diritto della docente a proseguire il contratto a tempo indeterminato quale docente abilitata all’estero con titolo in attesa di riconoscimento.

Il caso inizia con la docente, che ha conseguito il suo titolo di abilitazione in Romania e dopo aver presentato una richiesta di riconoscimento del titolo estero in Italia è stata ammessa con riserva a partecipare al Concorso Fit, in accordo con le disposizioni del D.D.G. 85/2018 del M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca).

Le disposizioni del concorso richiedono che i candidati, che abbiano ottenuto il titolo abilitante o la specializzazione all’estero entro il 31 maggio 2017, abbiano presentato una domanda di riconoscimento entro una data specifica. La docente ha soddisfatto questi requisiti e ha superato con successo le prove selettive del concorso.

Tuttavia, il problema è sorto quando l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) della Puglia ha deciso di non immettere la docente in ruolo, nonostante il suo successo nel concorso Fit motivando questa decisione affermando che la docente è stata inserita nella graduatoria con riserva.

Cosa ha deciso la Corte d’Appello di Bari?

La decisione in questione rigetta l’istanza di sospensione avanzata dal Ministero dell’Istruzione contro una docente precaria che ha partecipato a un concorso e ha superato le prove selettive, ma non era stata immessa in ruolo a tempo indeterminato se non a seguito di sentenza ottenuta dallo studio B&Z.

La Corte non ha ritenuto evidente la sussistenza del “fumus boni iuris” né il periculum in mora: Il Ministero non ha fornito alcuna prova o informazione riguardo allo stato del procedimento di riconoscimento del titolo estero della docente, che potrebbe risolvere l’incertezza sull’abilitazione della docente.

La decisione sottolinea che la docente ha soddisfatto i requisiti per partecipare al concorso e per l’immissione in ruolo, seppur con riserva. Inoltre, sembra affermare che la riserva nella partecipazione al concorso non dovrebbe impedire all’istituzione di immettere in ruolo la docente a seguito del superamento del concorso. In altre parole, la riserva è relativa al contratto, ma non dovrebbe influire sulla possibilità della docente di essere immessa in ruolo a tempo indeterminato.

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